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E' un'amica la donna fermata per l'omicidio di Ylenia: "Non volevo che si drogasse. Abbiamo litigato"

L’ipotesi di reato formulata dalla Procura etnea è di omicidio. La donna sostiene di aver agito per legittima difesa.

Ylenia Bonavera e Daniela Agata Nicotra
Ylenia Bonavera e Daniela Agata Nicotra

Sottoposta a fermo di polizia giudiziaria una trans 34enne di nazionalità italiana, si tratta di una spogliarellista, Daniela Agata Nicotra, accusata di avere ferito a morte la 26enne messinese Ylenia Bonavera con un coltello da cucina che deteneva illegalmente nella sua auto. L’ipotesi di reato formulata dalla Procura etnea è di omicidio. Decisive le immagini dell’aggressione nella zona di San Cristoforo, acquisiste dalla Squadra mobile, in cui si nota una donna scagliarsi contro la ventiseienne.

La donna, che ieri si è presentata alla polizia accompagnata dal suo legale di fiducia, l’avvocato Giovanni Chiara, ha sostenuto di avere agito per legittima difesa. Secondo quanto riferito dal suo difensore, l'indagata ha detto di essere stata ferita da Ylenia a un occhio, che le sanguinava, dopo che l’aveva rimproverata perché, a suo dire, era ancora una volta in preda all’uso di droga (crack) e alcool. La vittima aveva in mano una bottiglia di birra con la quale, ha aggiunto la donna, avrebbe cercato di colpirla ancora e per questo avrebbe preso un coltello da cucina, che aveva in auto, e l’avrebbe usato per difendersi e poi è andata via.

Prezioso anche il racconto dell’amico della vittima, che l’ha accompagnata al Pronto soccorso dell’ospedale Garibaldi dove nel pomeriggio sarà effettuata l’autopsia dal professor Cristoforo Pomara che farà luce sulle cause del decesso e, soprattutto, stabilirà se Ylenia sia morta in seguito alla ferita tra la clavicola e la giugulare. Dagli esami tossicologici è emerso infatti che aveva assunto cocaina mista ad alcol prima della tragedia, nella maledetta notte tra mercoledì e giovedì.

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