Quella di domenica 15 novembre passerà alla storia di questo autunno probabilmente come l'ultima domenica di scampagnate, allegre brigate, "schiticchiu" e, come dice il sindaco De Luca, di "babbiu". Anche a Messina, come in altre città, si è andati oltre e adesso si attendono ulteriori provvedimenti restrittivi che dovrebbero essere presi nelle prossime ore. Domani si terrà la riunione del comitato provinciale per la sicurezza e per l'ordine pubblico, convocato dal prefetto, presenti questore, sindaco e autorità sanitarie. Verranno istituite quasi certamente vere e proprie zone rosse, sul modello Capo Peloro, in alcuni luoghi e in determinati orari all'interno del territorio comunale. Entro venerdì appare inevitabile anche la chiusura delle scuole di competenza del comune di Messina, dunque asili nido, materne, elementari e medie inferiori. La situazione epidemiologica riguardante gli istituti cittadini sarà affrontata sempre domani mattina, nella seconda parte del vertice in prefettura. Il sindaco annuncia linea dura: "Ora non ve la prendete con De Luca sceriffo. Le scene di domenica sui colli sono vergognose. Un amico malato di coronavirus mi ha mandato questo messaggio: 'Ciao Sindaco. Io sono a casa con il covid e sto male. Certe scene mi stanno facendo vomitare. Ma non si possono identificare e punire in modo esemplare? Teste di c... è dire niente...'".