In fase di stallo le indagini sul giallo estivo di Caronia, in cui si sono spente le vite di Viviana Parisi e Gioele Mondello. Non si arricchisce di elementi nuovi un quadro ancora troppo frastagliato e incerto. Infatti, le impronte sul traliccio numero 59 di contrada Sorba non sono della quarantatreenne.
È quanto comunicato dal Gabinetto regionale della polizia scientifica al procuratore capo di Patti Angelo Cavallo. Si riportano quindi indietro le lancette dell'inchiesta, che sembrava rinverdita dal ritrovamento degli indizi sul pilone dell'alta tensione. Invece, quelli che erano stati riscontrati quali segno di un pollice, rinvenuto a un metro e mezzo da terra, e tracce di sudore, trovate un metro più in alto, «non sono di natura biologica», ha detto ieri il titolare dell'ufficio inquirente di Patti, che dallo scorso 3 agosto ha in mano un fascicolo tanto delicato quanto complesso.
Non appartengono, quindi, né alla mamma deejay - inghiottita nell'ultimo viaggio sull'autostrada Messina-Palermo, diretta chissà dove, forse a quella Piramide della luce che avrebbe potuto darle pace e serenità ricercate da tempo - né a nessun altro essere umano. Una conclusione, quella a cui sono giunti gli specialisti della Polizia scientifica, che infittisce il mistero. I residui di natura fluida erano stati scovati il 25 settembre scorso, in seguito a un ulteriore screening sul traliccio.
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