Un altro tsunami emotivo ha sconvolto la comunità di Venetico, già sfibrata e attonita per la vicenda che ha riguardato Viviana e Giole.
Tempesta di dolore, intensa come la furia del mare che ha fagocitato Aurelio Visalli, il sottufficiale della guardia costiera che si è lanciato tra le onde minacciose per salvare la vita di un ragazzo a Milazzo.
Aurelio, quarant’anni, residente a Venetico con la famiglia, la moglie Tindara e i due figli, viene descritto dai vicini di casa e dagli amici come una persona rispettosa, riservata, addirittura carismatica.
Aurelio si è arruolato nella guardia costiera una ventina di anni fa superando il concorso di secondo capo e dopo diverse esperienze tra le Capitanerie di porto italiane è giunto alla Guardia costiera di Milazzo. Un punto di riferimento per la squadra navale, dove lo descrivono come un collega sempre disponile e pronto a fronteggiare le esigenze professionali quotidiane.
A dimostrarlo, una volta di più, è adesso l’eroico gesto che lo ha visto protagonista in una giornata impetuosa, dove pur di fronte ad un alto rischio non si è sottratto al dovere di “uomo del mare”.
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