Il tempo è scaduto. Domani a Messina tutte le scuole dovranno aprire e per molte sarà un avvio condizionato. Orari ridotti, classi alternate, turni pomeridiani: in molti Istituti la ripartenza, nell'anno del Covid, deve passare da queste formule di precarietà didattica che non piacciono a nessuno.
Non è stato facile per il Comune recuperare tutti i nuovi spazi che il distanziamento scolastico imponeva di acquisire. Il mercato privato, ricco di appartamenti, sul fronte dei locali da adibire a scuola e per giunta in tempo reale, non offre grandi opportunità. E lo sanno bene a Palazzo Zanca dove hanno avuto davvero poche possibilità di manovra, con qualche scuole che sarà costretta a “delocalizzazioni” piuttosto lontane dal plesso principale.
I casi più seri restano quelli delle scuole che devono recuperare all'esterno le loro aule aggiuntive. Per molti di loro gli spazi saranno pronti a novembre, questa è la stima degli uffici. È il caso delle 11 aule della Drago che dovrebbero essere recuperate nella precedente sede del Corelli in via Bonino e di Tremestieri per la quale non è stata ancora individuata una soluzione definitiva ma che potrebbe anche doversi “accontentare” di qualche modulo scolastico esterno prefabbricato per le 10 aule che mancano. Vale lo stesso discorso per il Nautico Caio Duilio e a cascata per il Tecnico Verona Trento. Il primo, secondo le indicazioni della Città metropolitana, dovrebbe avere 30 aule nella Zir, divise in due plessi. Il Verona Trento, non potrà avere indietro le sue 18 aule, occupate dal Nautico, sino a quando il trasloco del Caio Duilio non sarà completato.
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