«Le famiglie di Viviana e Gioele meritano la verità, qualunque essa sia, deve essere raggiunta, senza vuoti e lacune, è un dovere per tutti gli operatori, consegnare a queste persone risposte qualificate. Sarà una giornata lunga e dolorosa, da vivere, attimo dopo attimo, accanto a questi sfortunati familiari. Come sempre noi ci siamo». Lo dicono gli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza, legali della famiglia di Viviana Parisi, sparita il 3 agosto e trovata cadavere l’8 agosto ai piedi di un traliccio. «Sono arrabbiato...dopo aver saputo dell’immagine del drone», ha detto Il padre di Viviana, Luigino Parisi, prima di entrare nella Procura di Patti, aggiungendo che «le ricerche sono state molto superficiali». «Vogliamo sapere - prosegue -. Ho nominato due legali perché loro vadano avanti e mi dicano cosa è successo», ha aggiunto. E quando ha saputo che dal drone si vedeva il corpo di Viviana «mi sono girate le scatole» ha detto «se sono un lavoratore devo guardare lì non ammucchio 16 mila fotogrammi. C'è stata una evidente superficialità nelle ricerche». La procura ha reso noto che il consulente dell’ufficio, nell’esaminare le migliaia di immagini registrate, ha accertato che i droni dei vigili del fuoco aveva 'catturato' l’immagine del cadavere di Viviana già la mattina del 4 agosto, un giorno dopo la scomparsa. Accanto non c'era il corpicino del piccolo Gioele. Per la famiglia, che ha presentata una denuncia per accertare omissioni su indagini e ricerche, è un fatto grave, perché il piccolo poteva essere vivo e senza questo ritardo si poteva forse salvarlo. Intanto conferito oggi a un pool di esperti l’incarico per l’esame autoptico, gli accertamenti genetici e morfologici di vario tipo, richiesti dalla procura di Patti che coordina l’inchiesta. Tra i compiti l’esame dei poveri resti ossei del bimbo, trovati tra la fitta vegetazione della collina di Caronia. E nuovo sopralluogo nelle aree in cui sono stati trovati i corpi. Nel team di in particolare, in particolare, Daniela Sapienza, professore associato di Medicina Legale presso l’università di Messina, medico legale; Elvira Ventura Spagnolo, medico legale; Stefano Vanin, professore associato di zoologia presso l’università di Genova, entomologo; Rosario Fico, responsabile del Centro di Referenza Nazionale per la Medicina Forense Veterinaria, in servizio presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana «Aleandri», zoologo, esperto in materia di segni e tracce animali impresse sui corpi. E, ancora, Rita Lorenzini, in servizio presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Regioni Lazio e Toscana «Aleandri» - Laboratorio di Diagnostica Molecolare Forense, zoologa e genetista esperta in materia di fauna selvatica e non; Roberta Somma, presso l’università di Messina, geologa forense, esperta nell’analisi di terreni e resti umani in essi conservati. «Gli accertamenti investigativi - avverte il procuratore Angelo Cavallo - si presentano, dunque, tuttora molto articolati e proseguono in ogni direzione, senza tralasciare, come già detto, alcuna ipotesi». Ieri si è già proceduto a conferire un incarico di consulenza tecnica a Massimo Picozzi, docente di psichiatria presso le Università di Parma e Bocconi di Milano, al fine di acquisire informazioni precise sullo stato di salute mentale e psicologico di Viviana Parisi, alla luce della documentazione medica acquisita, compresa la certificazione dell’ospedale di Barcellona Pozzo di Gotto che attestava forme di paranoia e crisi mistiche. Tra gli accertamenti, è previsto anche l’esame di «sei campionature effettuate il 6 agosto all’interno della Opel Corsa al fine di verificare la presenza di profili genetici per altrettante comparazioni». La vettura è quella della donna su cui viaggiavano mamma e figlio. Questo e altri accertamenti si svolgeranno nel Laboratorio di Genetica Forense del Gabinetto regionale di Polizia scientifica di Palermo