Daniele Mondello, marito di Viviana Parisi la dj di 43 anni, originaria di Torino, ma residente a Venetico nel Messinese, trovata morta nei boschi di Caronia e i genitori della donna hanno incontrato il procuratore di Patti Angelo Vittorio Cavallo che coordina l’inchiesta per omicidio volontario e sequestro di persona, al momento senza indagati. A ricostruire l’incontro è il legale di Mondello, l'avvocato Pietro Venuti. "I genitori - ha detto il penalista - avevano dei dubbi addirittura sul fatto che si potesse trattare di Viviana e volevano visionare delle foto del cadavere. Gli è stato spiegato che, dai riscontri, in particolare la fede e i vestiti, erano sicuri si trattasse di Viviana e che non era il caso e non era possibile visionare le foto. Tuttavia hanno permesso ai genitori di fare delle ricerche autonomamente». Intanto, a Caronia, nella zona in cui è stato trovato il cadavere di Viviana, continuano le ricerche del piccolo Gioele, 4 anni. Di lui non si hanno più notizie dal 4 agosto, quando in auto con la madre ha avuto un incidente sull'A20 Messina-Palermo. Nelle attività di ricerca, coordinate dalla Prefettura di Messina, sono impiegati più di 70 tra soccorritori e volontari. La famiglia Mondello «presto nominerà un consulente di parte per verificare dinamica e danni dell’incidente stradale avuto da Viviana Parisi» prima della sua scomparsa. Lo annuncia l’avvocato Pietro Venuti per «fare chiarezza sulla vicenda». Una delle ipotesi al vaglio degli investigatori è quella che Gioele possa essere morto nell’impatto tra l’Opel Corsa guidata dalla donna e il furgone, fermo, di operai che stavano eseguendo delle manutenzioni in una galleria dell’autostrada Palermo-Messina. Sulla vettura sono in corso verifiche da parte della polizia scientifica. Una pista al vaglio della procura riguarda una possibile aggressione da parte di cani feroci. Gli inquirenti avevano già esaminato questa ipotesi, avvalorata dal fatto che sulle gambe di Viviana sono stati trovati segni di morsi. Il proprietario di due rottweiler che sarebbero stati avvistati nei boschi di Caronia, è stato interrogato a Ferragosto. Secondo un’altra ipotesi, che prende quota, lo schianto contro il mezzo degli operai impegnati nei lavori nella galleria sarebbe stato più violento e avrebbe potuto causare la morte di Gioele sistemato sul sediolino forse non bloccato nell’auto, spingendo la donna sotto choc ad allontanarsi con il corpicino e poi al suicidio. Setacciati anche diversi ruderi e casolari abbandonati. Nelle ricerche sono impegnate circa settanta persone tra carabinieri del reparto cacciatori di Sicilia con droni e cani specializzati, oltre a vigili del fuoco, Protezione civile, forestali, poliziotti e finanzieri e diversi volontari.