Era nell'aria fin dall'inizio della diffusione del coronavirus e alla fine la matassa si sta dipanando. Una quindicina di case di accoglienza e di riposo a Messina in piena attività presumibilmente senza le necessarie autorizzazioni, visto che non risultano iscritte nell'elenco regionale o locale. Su queste basi si sta finalizzando un'indagine della Polizia specialistica della polizia municipale, diretta dal commissario Giovanni Giardina, sul possesso o meno dei requisiti richiesti dalla legge in vigore. In caso di accertata violazione, gli esiti dovranno poi passare al vaglio della Magistratura per la valutazione di eventuali reati penali e amministrativi a carico dei responsabili di queste strutture.
In effetti, c'era qualcosa che non tornava in alcune case di riposo per anziani di Messina. Se non fosse stato per il Covid-19 forse le cose non si sarebbero mai scoperte. Il decesso di un'anziana, avvenuto il 4 aprile scorso, a causa della pandemia, nella casa di riposo “San Martino”, sita nell'omonimo viale, determinò la chiusura dei locali. Una serie di controlli incrociati tra Asp e Comune fece emergere una situazione inverosimile: la mancanza dell'iscrizione negli appositi albi comunali.
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia