Decine di cessioni di droga leggera ma anche di cocaina o eroina, tra la città, Giardini Naxos e Taormina, tutte “concentrate” nel 2016. È questa l'inchiesta gestita dal sostituto procuratore della Dda Francesco Massara che ora vede l'atto di chiusura delle indagini preliminari notificato a diciassette indagati. Che devono rispondere, a vario titolo, di traffico e cessione di sostanze stupefacenti, e in alcuni casi anche di estorsione, ovvero le pressioni esercitate per ottenere i pagamenti dopo la consegna della droga. Nell'atto notificato dal magistrato sono coinvolti: Giovanni Carmelo Cafà, di Catania; Renato Alfonso, residente a Giardini Naxos; Massimo Scimone, di Taormina; Francesco La Pica, di Messina; Salvatore Giusa, originario di Giarre; Antonino Domenico Longo, di Mongiuffi Melia; Giuseppe Sturniolo, di Messina; Angelo Mirabello, di Messina; Giovanni Di Giacomo, di Messina; Domenico Musolino, di Messina; Hassen Chouk, originario di Ragusa e domiciliato in un locale a Taormina; Andrea Nicholas Saglimbene, di Taormina; Salvatore Russo, di Catania; Roberto Gaetano Giuffrida, di Catania; Giuseppe Trovato, di Taormina; Samuel Petrera, residente a Giardini Naxos; Fabio Galea, di Taormina. Una cinquantina gli episodi che sono stati ricostruiti dall'inchiesta, per esempio nei pressi del bar di Taormina gestito da Cafà, oppure in uno stabilimento balneare sempre di Taormina. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina