Sui tetti di Roma o nella notte di Las Vegas, fra le nubi della Slovacchia o dalla cupola della Stazione spaziale: è ormai caccia allo scatto perfetto della cometa Neowise, protagonista indiscussa del cielo in queste prime notti d’estate. Scoperta a marzo e diventata visibile a occhio nudo a metà giugno, ha già stregato astrofili e appassionati di mezzo mondo: sui social continuano a fioccare immagini mozzafiato della sua inconfondibile scia luminosa, che dovrebbe tenerci compagnia fino a inizio agosto.
E anche dallo Stretto di Messina è possibile assistere a questo spettacolo astronomico come testimonia il bellissimo scatto del nostro lettore Giovanni Calapai. Il punto d'osservazione è la località "Pizzo Chiarino" sui Colli.
Secondo gli esperti dell’Istituto nazionale di astrofisica (Inaf), fino al 10 luglio la cometa sarà meglio osservabile all’alba, bassa sull'orizzonte di nord-est verso le 4 del mattino. Per queste date si può usare come riferimento il pianeta Venere, che è visibile all’alba e appare come una stella molto brillante della costellazione del Toro. Basterà spostarsi di 30 gradi verso nord parallelamente all’orizzonte e si finirà nella costellazione dell’Auriga, dove si potrà vedere la cometa.
A partire dall’11 luglio sarà preferibile cercarla alla sera bassa sull'orizzonte di nord-ovest, fra le 21 e le 24. Fra il 14 e il 15 luglio la cometa diventerà addirittura circumpolare per il nord Italia, ossia potrà essere seguita per tutta la notte. Da questa data la Neowise sarà visibile alla sera dalle ore 21 a circa 17 gradi di altezza sull'orizzonte di nord-ovest, passerà alla culminazione inferiore a nord attorno all’una di notte, poi tornerà a salire sull'orizzonte fino a raggiungere i 12 gradi di altezza verso l’alba.
Il periodo di visibilità circumpolare durerà fino al 23 luglio, poi la visibilità serale prevarrà definitivamente su quella mattutina per l’effetto combinato dell’allontanamento della cometa dal Sole e il moto orbitale della Terra. Considerando che l’altezza della cometa sull'orizzonte non sarà mai elevata, gli esperti dell’Inaf consigliano di armarsi di un piccolo binocolo e osservare da luoghi senza luci artificiali.
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