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Agguato a Giostra, chieste pesanti condanne per il tentato omicidio di Francesco Cuscinà

Pesanti condanne sono state chieste dall’accusa nel processo per il tentato omicidio di Francesco Cuscinà. Al vaglio del gup Simona Finocchiaro è il ferimento avvenuto il 25 agosto 2018 sul viale Giostra a Messina. Il pubblico ministero Liliana Todaro, nel processo che si tiene con il rito abbreviato, ha chiesto 28 anni per Paolo Gatto, figlio di Puccio Gatto, boss di Giostra, accusato di tentato omicidio e rapina mentre ha chiesto 20 anni per Giuseppe Cutè che deve rispondere di tentato omicidio e interposizione fittizia di beni. Infine, sono stati chiesti due anni per Giovambattista Cuscinà che deve rispondere della detenzione di un’arma.

Sono poi cominciati gli interventi degli avvocati Alessandro Billè, Salvatore Silvestro e Pietro Venuti che proseguono nella prossima udienza. Si procederà a parte, le posizioni sono state stralciate, nei confronti dello stesso Francesco Cuscinà e di Martina Curatola. Francesco Cuscinà fu raggiunto da alcuni colpi di pistola al braccio ed al torace esplosi da due persone giunte a bordo di un ciclomotore. Le indagini furono indirizzate negli ambienti della criminalità locale ed a settembre 2019 sfociarono in un blitz dei carabinieri.

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