Cimiteri, ville e giardini, a Messina, rimangono chiusi. Ma solo fino a venerdì prossimo. L'intenzione di Palazzo Zanca resta quello di aprire questi spazi, ma la querelle sulle normative e anche i tempi lunghi per rimettere in sicurezza le aree fanno slittare l'apertura dei cancelli.
Il tema più delicato e ricco di contraddizioni è quello dei cimiteri. Norme, interpretazioni e buoni consigli si accavallano a tutti i livelli e, fino a ieri, senza una soluzione.
«Non ho ancora ricevuto risposta dai ministeri competenti dopo la nota inviata in Prefettura sui quesiti posti sulle contraddizioni dell’ultima ordinanza ampliativa del presidente della regione siciliana, rispetto al Dpcm del 26 aprile scorso del presidente Conte. Per tale motivo ho disposto un’ordinanza che recepisce ciò che è il dettato normativo nazionale, lasciando fuori invece ciò che delle disposizioni regionali è in contraddizione col Dpcm in vigore». Lo dice il sindaco di Messina Cateno De Luca.
«Di conseguenza - continua - si autorizza la ripresa di tutte òe attività produttive, commerciali, professionali e industriali previste dall’allegato 3 del decreto e i cimiteri rimarranno chiusi al pubblico fino al ricevimento di nuove indicazioni etto le parti in contrasto al dettato nazionale, sino a quando non riceveremo i chiarimenti dovuti. Non permetterò che la mia comunità venga accusata di violare le norme perché il presidente Musumeci non ha le idee chiare o perché intende ricorrere a 'forzature', come lui stesso le ha definite».
«In sostanza cosa dice Musumeci ai sindaci con la sua ultima ordinanza? Se volete aprite i cimiteri. Quindi - aggiunge - la responsabilità delle violazioni della circolare ministeriale che ne dispone la chiusura ricade sui sindaci? Non ci sto. Se vuole aprirli, perché non si prende la responsabilità di specificarlo apertamente, come fatto dal Governatore della Puglia? Nella sua ordinanza ci sono imbarazzanti contraddizioni in quanto ci sono dei profili che non solo non sono chiari ma infrangono norme nazionali, come appunto la sopra citata questione dei cimiteri o come la questione della apertura di circoli e associazioni sportive».
«Fino a quando non si farà chiarezza - conclude De Luca - questa è la strada che seguiremo. Se il presidente Musumeci vuole ampliare le disposizioni nazionali, si assuma la responsabilità delle proprie azioni, senza delegare ai sindaci. Così non si fa altro che creare confusione nella cittadinanza e alimentare malessere».
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