Exploit di domande e conti salati a Messina per il bonus bollette che è scattato giovedì sera e che ora viaggia verso settimana decisiva. A 48 ore dall'apertura della piattaforma telematica che il comune ha realizzato in occasione dei buoni spesa e che ora è stata ampliata anche al bando per il rimborso delle utenze, le istanze presentate sono state 2046. Un numero alto, che potrebbe portare in proiezione a circa 8000 domande e che testimonia anche come il volume di rimborsi richiesti potrebbe essere superiore a quanto stanziato dal Comune. Oltre duemila famiglie, dunque, hanno chiesto di avere restituiti i soldi di bollette di energia elettrica, acqua, luce, gas e bombole per cucina, per un ammontare di 523.110 euro. E secondo la stessa proiezione al ribasso, porterebbe a poco più di 2 milioni di euro di ammontare complessivo. Infatti la media delle richieste delle famiglie in difficoltà economica per le loro bollette è di 255 euro. Se il trend delle domande dovesse crescere, qualcuno resterà fuori dai rimborsi. Infatti il meccanismo è legato alla capienza economica della misura. In totale Palazzo Zanca ha stanziato per il rimborso delle bollette scadute e pagate a marzo e aprile 2.350.000 euro. Due milioni sono destinate alle fasce A e B, e 350.000 alla fascia C. Dopo il sette maggio, quando scadrà il termine per presentare le istanze per il bimestre trascorso, verrà stilata una doppia graduatoria: una per le prime due fasce, con priorità per la A, e una per la C, con priorità per i redditi più bassi. Fatta la “classifica” saranno calcolati i rimborsi richiesti e saranno saldati tutti quelli che rientrano nelle due somme stanziate, fermo restando che nulla vieta che possano essere rimpinguate. L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina