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Libertà vigilata, così Messina immagina il ritorno al futuro

«Non è una pena, ma una misura di sicurezza non detentiva e consiste nella concessione della libertà al condannato, che è affidato alla pubblica sicurezza, per la sorveglianza, ed al Centro di servizio sociale, per il sostegno e l’assistenza». Questa è la libertà vigilata secondo l’articolo 228 del Codice penale. Ed è questo il nome che il sindaco De Luca ha dato alla “fase 2” che attende la città di Messina nelle prossime settimane. Un periodo di libertà, sì, rispetto alle restrizioni più dure che hanno contrassegnato i mesi di marzo e aprile, ma “vigilata” nel senso che ci si dovrà in ogni caso adattare al mantenimento di quelle forme di distanziamento sociale che sono diventate la norma indispensabile per contenere i contagi da Covid-19. Alcune linee del Piano che il Comune sta già predisponendo per il “dopo 4 maggio” (anche se ieri il sindaco De Luca ha continuato a chiedere al Governo chiarezza nelle decisioni) possono essere anticipate.

Bar e ristoranti
I ristoratori messinesi, aderendo alla manifestazione nazionale, nei prossimi giorni accenderanno le luci dei propri locali per richiamare l’attenzione sulla drammaticità degli effetti provocati dalla chiusura prolungata su un comparto che ha pagato certamente il prezzo più alto. De Luca ha detto che il Comune, nell’attesa dei provvedimenti del Governo, in ogni caso verrà incontro alle esigenze dei titolari di bar, ritrovi e ristoranti, consentendo di allestire tavolini negli spazi antistanti al proprio esercizio, senza dover pagare l’occupazione di suolo pubblico. «Abbiamo la fortuna che la nostra estate è lunga – ha sottolineato il sindaco –, immagino una città che viva all’aperto e che sia accogliente, pur rispettando le distanze e tutte le altre prescrizioni riguardanti guanti, mascherine, sanificazione di locali e altro ancora».

Parchi, ville e giardini
Fino al 4 maggio restano chiusi. Ma da quella data è possibile immagine la riapertura di villa Dante, di villa Mazzini e delle altre aree attrezzate a verde per consentire alle famiglie di portare i bambini. Anche in questo si prevede, come è allo studio a Milano e nelle altre città, un rigoroso monitoraggio degli ingressi e servizi di vigilanza per far rispettare le regole del distanziamento ed evitare gli assembramenti.

Spiagge libere e lidi
Si potranno fare i bagni, su questo non ci sono dubbi. Come consentire, però, che tutto avvenga in sicurezza è oggetto di discussione e di confronto. L’idea dell’Amministrazione comunale è creare nei tratti di spiaggia libera veri e propri percorsi protetti, assicurando la distanza tra un ombrellone e l’altro. I lidi dovranno farsi carico dell’attuazione delle misure che il Governo emanerà nei prossimi giorni.

Gli incentivi al turismo
C’è la precisa volontà di riaprire le porte dell’accoglienza turistica, sempre nell’ambito di quel Piano di “libertà vigilata” che resterà in vigore probabilmente anche nei mesi autunnali e invernali. Si sta valutando una serie di incentivi per dirottare sulle rive dello Stretto flussi controllati di visitatori, con la promozione di un vero e proprio pacchetto “made in Messina” in sinergia con albergatori e titolari di B&B. La stagione croceristica ormai è stata annullata ma proprio per questo si cercano strade alternative, con proposte anche di eventi culturali che vedano protagonisti il Museo regionale, il Teatro e le altre istituzioni. C’è anche il via libera al “drive in” per i cinema.

Le scuole
È evidente che Messina si adeguerà alle disposizioni nazionali. Ma la Giunta De Luca si dice pronta a mettere in campo risorse per attrezzare i plessi messinesi in modo che possano ospitare le cosiddette “Summer School”, soprattutto nei quartieri più a rischio, lì dove le scuole svolgono un ruolo fondamentale di presidio sociale e di inclusione.

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