
Ha lottato fino all'ultimo come un guerriero, con le armi delle fede, della bontà, della semplicità. Antonio Anastasi se n'è andato a trent'anni lo scorso lunedì, lontano da casa, a Bologna, dopo avere lottato per quattro anni contro un mieloma che lo aveva lentamente debilitato nel fisico ma mai nello spirito.
Il suo esempio, in un momento così delicato per tutto il mondo, può e deve servire a dare forza per capire la profondità e il senso dei passi compiuti. Antonio ha vissuto meno di quanto il suo cuore meraviglioso avrebbe meritato, ma lo ha fatto valorizzando ogni istante, senza piangersi addosso, soffrendo ma sempre con dignità. Dispensando sorrisi, pensieri, emozioni e anche fragilità di cui tutti siamo fatti.
La Juve non era l'unica passione: c'era la fisica, la musica, l'Azione Cattolica e Gesù. La sua famiglia: mamma, papà, i fratelli Francesco e Federico, gli zii e i cugini. «Sei stato il figlio che ogni genitore avrebbe desiderato, il fratello maggiore che ci ha guidati con saggezza in ogni passo - hanno scritto -. I profondi valori che hai incardinato nella tua breve vita continueranno a camminare sulle nostre gambe e saranno stella polare per il tuo figlioccio Leonardo».
L'articolo completo sulla Gazzetta del Sud, edizione di Messina

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Persone:
9 Commenti
moraldi
28/03/2020 10:41
Grande ragazzo grande uomo R.I.P. con il Signore accanto a te
Graziano
28/03/2020 12:17
Sono stato il suo relatore di tesi. Abbiamo lavorato insieme finche' non si e' ammalato. Un ragazzo di grande talento e positivita'. Un eroe, un gigante, per come ha affrontato la malattia. Pieno di vitalita' e di forza, di amore per quello che faceva e di grande fede, come e' stato ricordato. Lascia in chi lo ha conosciuto il ricordo indelebile di una persona straordinaria, che non e' facile incontrare nell'arco di una vita. Il suo esempio di vita rimarra' un insegnameto in tutti noi. RIP.
Roberto
28/03/2020 12:52
Una stella. Il liceo scientifico Archimede ti ricorderanno per sempre
Augusto
28/03/2020 15:21
Un esempio per tutti
Augusto
28/03/2020 15:23
Un esempio di come affrontare la malattia in silenzio e santità
Augusto
28/03/2020 15:24
Un esempio
Francesca
28/03/2020 16:57
Ti ricordo con dolcezza e infinito affetto ❤️
Giuseppe
28/03/2020 18:12
Condoglianze alla famiglia.
Gianluca
28/03/2020 21:59
Ciao, non ci siamo frequentati tanto ma quel poco che basta a farmi piangere. Eri troppo potente sprigionavi una energia positiva così grande da proteggere i muri della tua casa e mi piace pensare il fatto che avessi già raggiunto la conoscenza dell’amore a tal punto da essere chiamato da Dio perché già pronto per illuminarti di una luce che se guarderemo il cielo esisterà in eterno.