Un nefrologo è stato aggredito stamane nel Policlinico messinese in una giornata di tensione per il carico di lavoro sei sanitari che fronteggiano anche l'emergenza coronavirus. Il Rettore dell'università di Messina, Salvatore Cuzzocrea, ha stigmatizzato il comportamento di chi "mentre stiamo combattendo un nemico invisibile cerca con la violenza di imporre le proprie ragioni".
"M'impegno a garantire - ha aggiunto - che qualsiasi azione sarà posta in essere per assicurare i cittadini e i colleghi tutti affinchè tutto si svolga con la massima deontologia e professionalità, che hanno sempre caratterizzato l'operato dell'Ateneo e del Policlinico".
"Pur comprendendo - ha concluso il prof. Cuzzocrea - che la paura, il nervosismo e le legittime preoccupazioni per questa imprevedibile situazione che stiamo affrontando, credo che ognuno di noi con senso di responsabilità debba sostenere chi si è messo al servizio degli altri e rischia ora dopo ora la vita, svolgendo la propria professione".
L'Azienda Policlinico "G. Martino" esprime piena solidarietà al un medico e, nei confronti del proprio personale che, in questo momento più che mai, si trova in prima linea per fronteggiare l'emergenza. "Pur se l'episodio - dice una nota dell'azienda - non è collegato all'epidemia da coronavirus, va purtroppo constatato come di giorno in giorno gli operatori sanitari si trovino costretti a lavorare in un clima di crescente tensione, legato anche alla diffusione di false notizie o commenti che presentano quadri non veritieri. Oggi più che mai, invece, occorre avere verso quel personale che sta compiendo il proprio dovere, pur in uno scenario assai difficile, un sentimento di profonda gratitudine e offrire - ciascuno nel proprio ruolo - la massima collaborazione".
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