Otto condanne. Ma con uno “sconto” di pena. Al centro una brutta storia che all'epoca interessò tutta l'Italia. Due genitori di Castell'Umberto che si rivolsero ad alcuni “mediatori” per avere un bimbo rumeno, e pagarono circa 35mila euro.
È questa la sentenza decisa dalla sezione penale della Corte d'appello presieduta dal giudice Alfredo Sicuro per l'inchiesta “Copil”. La sentenza ha in sostanza ridimensionato le pene inflitte in primo grado nel dicembre del 2018 decisa dai giudici della prima sezione penale del tribunale di Messina. In appello quindi sette le riduzioni e una la conferma.
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