Storie di disagio e speranza, di dolore e amicizia, storie di vita oltre la vita, quelle che non vorremmo mai leggere o ascoltare ma che, nonostante tutto, fanno bene al cuore.
Peter Osahon era un giovane nigeriano 22enne, giunto a Messina due anni fa a bordo di un barcone alla ricerca di un lavoro dignitoso che gli consentisse di sfamare la moglie e i tre figlioletti rimasti in Africa. Inizialmente ospitato all'ex hotel Liberty, da luglio 2019 era stato accolto a Casa Ahmed e, malgrado il suo carattere introverso, era subito diventato “uno di famiglia”.
Peter è morto giovedì scorso, all'ospedale di Milazzo, a causa di una grave insufficienza multiorgano; ieri mattina, la comunità messinese gli ha dato l'ultimo saluto nella chiesa di Sant' Elia, la rettoria per la pastorale delle migrazioni guidata dal diacono Santino Tornesi.
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