Riparte la caccia agli evasori, quelli che l'acqua hanno deciso che non la devono pagare. L'Amam di Messina, passate le festività natalizie, ha riattivato le procedure per il recupero della montagna di crediti che ha vanta nei confronti dei cittadini messinesi.
E stavolta sembra che l'attacco sarà massiccio. I primi risultati di questa caccia ai fantasmi dell'acqua sono stati confortanti. In autunno scattarono le prime diffide a poche centinaia di aziende commerciali e ai grandi condomini morosi. A scadenza dei termini concessi dall'Amam, sono scattati anche azioni coercitive come la riduzione o il taglio della erogazione.
L'effetto è stato che la società, in poche settimane, ha firmato rateizzazione dei debiti per 4,5 milioni di euro e incassato già 1,5 milioni di euro.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.
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