Condannato a 7 anni di carcere il 30enne messinese, maestro di arti marziali, Francesco Saporito, protagonista della lite e della devastante aggressione dell'estate scorsa, a luglio, fuori dal lido-discoteca “Mammamia beach” di Santa Teresa di Riva. Il gup Eugenio Fiorentino lo ha assolto dal reato di tentato omicidio ipotizzato in origine dall'accusa, ma ha ritenuto pienamente sussistente il reato di lesioni gravissime, infliggendogli 7 anni di reclusione. L'accusa, il pm Francesca Bonanzinga, aveva chiesto invece una condanna più dura, a 10 anni di reclusione, per tentato omicidio. Saporito era accusato di quel pugno devastante che ha ridotto in condizioni gravissime il povero Gianluca Trimarchi, il 27enne di Forza d’Agrò, calciatore e portiere molto conosciuto in provincia, finito poi al Policlinico, che per giorni lottò tra la vita e la morte. Le cui condizioni rimangono ancora oggi molto critiche, e che forse - ha affermato l'avvocato di parte civile, Vittorio Di Pietro, che al processo rappresenta i genitori -, rischia di rimanere allettato per sempre.