I delfini in aiuto dei bambini con disabilità gravi. Non un sogno nel cassetto, ma un progetto per la realizzazione di un delfinario che presto potrebbe vedere la luce. L’idea è di realizzarlo a Mortelle per dare la possibilità a tanti ragazzi con difficoltà cognitive di godere dei benefici della delfino-terapia.
Ad accendere nuove speranze la convenzione siglata tra il ministero della Salute e l’assessorato regionale alla Sanità per interventi pari a 91 milioni di euro destinati all'Ircss-Piemonte Centro Neurolesi Bonino Pulejo. Una parte di questa cifra dovrebbe andare a finanziare il progetto per un delfinario a scopo terapeutico e riabilitativo.
Il via libera alla convenzione è stato accolto con entusiasmo dai relatori del convegno “Sport terapia dal canottaggio ai delfini tra sogno e realtà” ospitato nei locali della società Canottieri Thalatta e moderato dalla giornalista Natalia La Rosa. Il convegno è stato anche l’occasione per siglare una convenzione tra l’associazione dei Canottieri Thalatta e il Centro Neurolesi per la sport terapia con istruttori federali a disposizione di ragazzi disabili per avvicinarli allo sport.
Per spiegare le potenzialità del delfinario più delle parole è stato efficace un video mostrato da Alessandro Pisani, primario di ortopedia dell’Istituto ortopedico del Mezzogiorno che ha raccontato di un progetto tutto italiano portato avanti a Dubai con la dottoressa Francesca Mangraviti. Nel centro di Dubai, una delfina addestrata per questo tipo di questa terapia aiuta i bambini disabili. In pratica il delfino emana delle onde che entrano in contatto con il sistema cerebrale del bambino. Una terapia ancora sperimentale, ha precisato Pisani ma che qualche risultato lo ha dato: «Abbiamo notato una modifica dello stato di relazione del paziente con il mondo esterno. Già dalla seconda seduta i bambini hanno cominciato a sorridere, è come se si spezzasse quella bolla in cui si trovano che non li fa interagire con il mondo esterno».
A credere nel delfinario il professore Dino Bramanti, direttore scientifico dell’Irccs, il quale ha evidenziato come il Centro Neurolesi è una struttura all’avanguardia dal punto di vista tecnologico: «Quello che ci caratterizza – ha detto – è guardare al futuro». Ha spiegato che a Mortelle c’è già un progetto con gli animali, in particolare gli asinelli per aiutare i disabili.
Entusiasta per la firma della convenzione che sblocca l’iter dei 91 milioni anche Vincenzo Barone, direttore generale dell’Irccs Neurolesi. Ha mostrato la convenzione sottoscritta dall’assessorato regionale e dal ministero Ferdinando Croce, capo della segreteria tecnica dell'assessore regionale Ruggero Razza.
Il progetto di un delfinario è stato salutato positivamente da tutti i relatori che hanno confermato l’impegno a portare avanti questa ambiziosa opera. Interesse all’idea lanciata da Messina è stato mostrato da Domenico Monteleone, rappresentante del ministero della Salute-Direzione generale benessere animale e farmaceutica veterinaria, il quale ha sottolineato come a Roma adesso le procedure andranno avanti speditamente. È evidente che bisognerà aspettare l’esito delle verifiche sulla sostenibilità delle opere da parte del Nucleo di valutazione.
Era presente ieri in forze anche l’amministrazione comunale, con il vicesindaco Mondello e l’assessore Dafne Musolino tra i relatori. Ma è intervenuto durante il dibattito anche il sindaco Cateno De Luca, il quale ha ribadito che mai come in questi casi «l’unione fa la forza e la città e la Sicilia devono remare tutti nella stessa direzione». Al convegno aperto da Silverio Magno, presidente della società Canottieri Thalatta, ha preso parte anche il consigliere comunale della Lega Giovanni Scavello.
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