I giudici del Tribunale di Barcellona (presidente del collegio Antonino Orifici) hanno condannato ieri 7 degli 8 imputati che erano stati rinviati a giudizio a seguito dell'operazione “Picasso”, dal nome della vettura utilizzata dal presunto capo della banda specializzata in furti in abitazioni ed esercizi commerciali di Milazzo e dei paesi dell'hinterland, Spadafora, Torregrotta, Venetico, San Pier Niceto e Pace del Mela.
La pena più alta - ricostruisce la Gazzetta del Sud in edicola - a 11 anni e 2 mesi di reclusione e ad una multa di 2 mila euro, con il vincolo della continuazione, è stata inflitta al milazzese Francesco Ruvolo, noto anche come Franco, 62 anni di Milazzo, considerato ai vertici del gruppo; 8 anni e 6 mesi di reclusione e 1.200 euro di multa per Sascha Luigi Calderone, 33 anni di Pace del Mela; 8 anni e 9 mesi e 1.300 euro di multa per Andrea Cuzzupè, 42 anni di Archi di San Filippo del Mela; 7 anni e 6 mesi per Vincenzo Rodriguez, 26 anni, di Spadafora; 3 anni di reclusione e 3 mila euro di multa ad Edmond Ndoj, 40 anni di origine albanese, residente a Milazzo.
Condanne meno aspre, con la concessione della sospensione della pena per la moglie e la figlia di Francesco Ruvolo, Graziella Crudele, 48 anni, condannata ad 1 anno e 2 mesi e 200 euro di multa; mentre 1 anno e 4 mesi e 300 euro di multa è stata la pena per la figlia Maria Ruvolo, 28 anni, entrambe di Milazzo. L'unica assolta, dall'accusa di ricettazione, è stata invece Venera Lenzi, 26 anni di Torregrotta.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia