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Sentenza Matassa a Messina, l’intreccio fra clan e politica per il voto di scambio

La sentenza del maxiprocesso “Matassa” su mafia e politica ha dimostrato secondo i giudici l'esistenza di tre associazioni criminali. O meglio quattro.

Tre di stampo mafioso, i clan Ventura e Ferrante a Camaro, con quest'ultimo sodalizio che in un determinato momento storico si è “avvicinato” parecchio al primo, e il gruppo Spartà a S. Lucia sopra Contesse.

Una dedita invece al voto di scambio in più competizioni elettorali, capeggiata sostanzialmente dall'ex sindaco Francantonio Genovese e dal cognato Franco Rinaldi, entrambi ex parlamentari, uno nazionale e l'altro regionale.

E all'indomani della sentenza notturna della seconda sezione penale presieduta dal giudice Mario Samperi, è necessario ancora analizzare il portato processuale del giudizio tra le righe del dispositivo, letto intorno all'una dal magistrato in un'aula dell'Assise molto affollata.

L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.

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