Una comunità intera ha dato ieri pomeriggio l’estremo saluto al diciassettenne Claudio Lo Verde, il ragazzo morto nello scontro con una betoniera nei pressi della Raffineria di Milazzo. I compagni della classe V B Elettrotecnica dell’Istituto tecnico industriale “Ettore Majorana” di Milazzo con indosso una maglietta di colore bianco, le rappresentanze d’Istituto, con il dirigente Stello Vadalà, i militari del Reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri di Messina e della Stazione di Villafranca, il sindaco Matteo De Marco, gli amici e i conoscenti hanno affollato la chiesa “Nostra Signora di Lourdes” per stringersi al dolore, troppo grande, di papà Roberto, della madre Rosy e della sorella Silvia, per la perdita del giovane villafranchese nel drammatico incidente stradale di venerdì scorso, in scooter, alle porte di Milazzo, nella zona della Raffineria. A rincuorare gli animi afflitti da un vuoto incolmabile sono stati il docente di Religione del “Majorana”, padre Giovanni Saccà, e il cappellano militare don Rosario Scibilia, insieme al parroco di Villafranca Nino Pelleriti. «È un momento amaro, molto amaro – ha sottolineato nell’omelia, con la voce rotta dalla commozione, padre Nino Pelleriti. – Come Gesù alla madre rimasta vedova, diciamo a papà Roberto e mamma Rosy “Non piangete!”». Poi ha ricordato il giovane Claudio: «Era un ragazzo volenteroso e generoso con tutti».