AGGIORNAMENTO DELLE 8.08. E' giunta davanti al porto di Messina la Ocean Viking, con 182 migranti, tra cui donne e bambini uno dei quali di solo 8 giorni, soccorsi nei giorni scorsi davanti alle coste libiche.
La nave di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere dovrebbe attraccare tra poco sulla banchina del Molo Norimberga dove è stata allestita la macchina dell'accoglienza coordinata dalla Prefettura. Ad attendere i migranti Forze dell'Ordine, uomini della croce rossa, dell'Asp di organizzazioni di volontariato e del Comune.
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Toccano terra, finalmente, i 182 migranti a bordo della nave Ocean Viking. Stamani, l’attracco al Molo Norimberga di Messina, dopo che il porto peloritano è stato indicato dal ministero degli Interni come “sicuro” e idoneo alle attività di sbarco.
Gli stranieri, successivamente, saranno accompagnati a bordo di pullman e bus nell’ex caserma Gasparro di Bisconte, da anni adibita a hotspot - come riporta la Gazzetta del Sud in edicola -. Qui, il personale della Squadra mobile e dell’Ufficio immigrazione della Questura di Messina provvederà all’identificazione, alla rilevazione delle impronte digitali e al fotosegnalamento.
Da ieri mattina, la polizia ha effettuato sopralluoghi sia nell’area portuale in cui sarà ormeggiata l’imbarcazione che nel luogo di destinazione provvisoria dei 182 migranti, che dopo un lungo periodo tornano a fare tappa nella città dello Stretto. Tra loro, protagonisti di un’odissea in mare che sembrava senza fine, anche un neonato.
La nave di “Sos Mediterranée” e “Medici senza frontiere” stava affrontando condizioni meteorologiche avverse al largo di Linosa. È rimasta in stand-by, tra le onde e il tempo che non prometteva nulla di buono, per quattro lunghi giorni. Poi domenica il Viminale ha assegnato il porto di Messina come quello di approdo. Ieri, invece, nel vertice maltese svoltosi a La Valletta, è stato trovato un accordo tra i ministri degli Interni di Italia, Francia e Germania, relativo alla redistribuzione dei profughi,
Tra i 182 ospiti a bordo della Ocean Viking, soccorsi in tre differenti operazioni in mare aperto, figurano pure 14 bambini, la più piccola di appena 10 giorni: «Più di metà della sua vita – hanno sottolineato i rappresentanti di Medici senza frontiere prima dell’assegnazione del porto – l’ha passata su una nave di salvataggio. Molti dei migranti sono stati rinchiusi in centri di detenzione, esposti alla violenza e all’incertezza. Europa, ritardare il loro sbarco è disumano».
A Messina, infine, l’ultimo sbarco prima di quello odierno era avvenuto nel luglio 2018.
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