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Attacco informatico al policlinico di Messina: nessun dato sensibile è a rischio

Attacco informatico all’Azienda Ospedaliera Universitaria Policlicnico “G. Martino” di Messina.

In seguito alle verifiche, l'azienda comunica che "è stata costatata la effettiva presenza del virus cryptolocke. Per tale virus non sono ad oggi disponibili procedure o soluzioni per poter ripristinare le macchine colpite.

Phobos è un programma dannoso di tipo ransomware che, come la maggior parte dei programmi di questo tipo, crittografa i dati memorizzati e li mantiene in questo stato finché non viene pagato un riscatto.

L’attacco hacker ha colpito soltanto i server nei quali risiedono alcuni application server che sovraintendono ad applicativi software; le misure di protezione attive sull’infrastruttura che gestisce e contiene i database alimentati con dati sensibili hanno fatto si che la stessa risultasse indenne dall’attacco.

Le macchine colpite sono state tutte ripristinate e le funzionalità degli application server coinvolti sono state reintegrate e comunque l’operatività è quasi a regime.

Le procedure adottate dall’Azienda nella gestione di questa emergenza sono state guidate da quanto riportato nel protocollo di intesa fra Assessorato della Salute della Regione Siciliana e Polizia Postale volto a contrastare sempre più efficacemente i crimini informatici, anche di matrice terroristica, con finalità di interruzione dei servizi di pubblica utilità, indebita sottrazione di informazioni, soprattutto dati sensibili, o di qualsiasi ulteriore attività illecita".

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