
Una tragedia che ha lasciato la città attonita, senza parole. La morte della quattordicenne Aurora De Domenico ha funestato l’estate di Messina.
Si è materializzata ieri sera, in una calda serata di fine agosto, poco prima che il suo sorriso e i suoi modo gentili illuminassero la festa a cui si stava recando.
Su questo nuovo dramma, che ha bagnato di sangue quella che ormai è diventata la strada della morte, la via Consolare Pompea (stavolta a Ganzirri) sta facendo luce la magistratura. Il sostituto procuratore Roberta La Speme già ieri sera ha avviato un’inchiesta, seguendo il solito triste cliché: sequestro del ciclomotore su cui viaggiava la povera ragazza e guidato dal fratello, sequestro della Peugeot 206 Station Wagon che avrebbe tagliato la strada al mezzo a due ruote, esami tossicologici per i due conducenti.
La salma di Aurora adesso si trova all’obitorio del Policlinico, dove ieri sera è deceduta intorno alle 21.30, un’ora e mezza dopo il terribile impatto nel rettilineo che costeggia il Lago grande, nei pressi dell’Istituto ortopedico.
Nelle prossime ore, l’Autorità giudiziaria conferirà l’incarico per l’autopsia che stabilirà le cause del decesso, avvenuto, a quanto pare, per arresto cardiocircolatorio. E nel fascicolo in mano al pm, intanto come atto dovuto, sarà iscritto il nome del guidatore dell’auto, un ventiduenne messinese. Il reato contestato: omicidio stradale.
Persone:
3 Commenti
BOTTARO MARIA
24/08/2019 16:51
Non c'è dubbio sull'incredulità e quel vuoto che di colpo ti attanaglia il petto quando si viene a conoscenza di come è venuta a mancare una giovane vita, ma subito la rabbia nasce chiedendosi a quale velocità andavano quei giovani tanto da non solo non poter frenare ma addirittura essere sbalzati violentemente a grandissima distanza e di conseguenza perdere la vita? O fare manovre non consentite (es. cambio di senso di marcia) infischiandosene delle norme di circolazione e della sicurezza di ciclomotori e autoveicoli che potevano sopraggiungere?
Giovanna Vadala
24/08/2019 17:58
Non conosciamo la dinamica dell'incidente, c'è un' inchiesta in corso, pertanto fare commenti o dare giudizi è alquanto prematuro e azzardato.
Maria Bottaro
24/08/2019 18:42
Nessun giudizio ma che in questa città non si rispettano i limiti di velocità è cosa che possiamo costatare giornalmente, sia da parte degli automobilisti che soprattutto dei ciclomotori! Non oso pensare se in quel posto e in quel momento ci fossero stati anche dei pedoni!
Letizia Stracuzzi
25/08/2019 00:56
Le notizie che non vorremmo leggere, tragica fine per questa ragazza..R.I.P.