Non c'erano molti dubbi sulla natura di quel liquido che finisce a mare da chissà quando. Con le piogge che mancano da settimane, quel fiumiciattolo maleodorante non può non essere che prodotto da scarichi fognari abusivi.
E quel che è peggio è che siamo in pieno centro, alla foce del San Licandro, a poche decine di metri dagli imbarcaderi privati. E non finisce qui.
Perché all'Amam di Messina, e non solo lì, hanno la netta sensazione che la stessa situazione possa avvenire anche in altri cinque torrenti “tombati”, cioè coperti e chiusi da strade, del centro città.
Per questo sono scattati i lavori per un valore di circa 3 milioni di euro per una serie di approfondite verifiche ed una pulizia straordinaria di questi sei corsi d'acqua. Si tratta di Boccetta, Gazzi, Portalegni, Giostra, Zaera e appunto San Licandro.
L'articolo completo nell'edizione odierna di Messina della Gazzetta del Sud.
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