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Messina, degrado nella Galleria Vittorio Emanuele: si rischia l'epoca pre-Ursino

Galleria Vittorio Emanuele

Ridateci Daniela Ursino. Che torni qualcuno che abbia veramente a cuore la Galleria Vittorio Emanuele, prima che sia troppo tardi. I segnali dell'incuria e del degrado avanzano e dopo gli enormi sforzi compiuti dall'ex assessora (per un breve scorcio di mandato) della Giunta Accorinti, per rimettere in sesto un bene pubblico svilito e sfregiato, si rischia di tornare al punto di partenza.

E allora è bene ricordare da dove si era partiti. La Galleria di piazza Antonello è uno dei pezzi pregiati della “gioielleria” di Messina, uno di quei monumenti che diventano anche il “salotto” della città, come è per le Gallerie di Milano e di Napoli. Quando si insediò come assessore alla Cultura, Daniela Ursino avviò una serie di iniziative di mobilitazione e di sensibilizzazione, che lasciarono il segno. Coinvolse associazioni e gruppi di volontariato e, in sinergia con la Soprintendenza, fece eseguire una serie di interventi di pulizia che ridiedero un volto dignitoso all'esterno e all'interno della Galleria.

Era stata trasformata - ecco il punto di partenza - in una latrina a cielo aperto, era stata imbrattata da scritte e graffiti osceni. La Ursino e chi lavorò con lei riuscirono a realizzare una sorta di “miracolo” e in pochi mesi la Galleria tornò a splendere e a vivere. Sono trascorsi mesi e le foto scattate ieri confermano che la situazione all'interno e all'esterno della Galleria sta piano piano tornando all'epoca pre-Ursino.

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