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"Rivoluzione" rifiuti a Messina, Uil e Cgil avviano lo sciopero: ecco tutti gli step per il porta a porta

Alla vigilia del mese più “caldo” che dovrà portare all'organizzazione e al decollo della raccolta differenziata porta a porta in tutta la città, dopo l'esposto inviato da Cambiamo Messina dal Basso alla Procura regionale della Corte dei conti sul Piano economico e tariffario della Tari 2019, Fp Cgil e Uiltrasporti avviano nuovamente le procedure di sciopero del personale della Messina Servizi Bene Comune, contestando alcuni spostamenti di turno disposti dai vertici aziendali.

«Si continua in via unilaterale allo spostamento di turni e di personale - scrivono i segretari dei due sindacati Francesco Fucile e Michele Barresi - senza preventiva comunicazione e condivisione con le Rsu.

Intanto, le modifiche dei turni (che prevedono sostanzialmente il cambio dalla fascia oraria notturna a quella diurna) disposte per una decina di dipendenti, non sono gli unici cambiamenti in casa Messina Servizi, perché con una disposizione di servizio dello scorso 11 maggio è stata nominata una nuova area operativa e con una successiva nota il presidente del consiglio d'amministrazione Giuseppe Lombardo ha comunicato che il ruolo di direttore operativo della società sarà svolto dallo stesso presidente del Cda e direttore generale facente funzioni, unitamente al dirigente Michele Trimboli.

Proprio Lombardo illustra tutti gli step verso l'estensione del porta a porta in tutta la città entro luglio. «Non è un'utopia e vorrei sapere quali sono i ritardi gestionali o gli errori amministrativi di cui parlano i sindacati. L'ultimo passaggio che manca per la consegna dei mastelli - ha chiarito Lombardo - è l'acquisizione da parte della Tech di Floridia che si è aggiudicata l'appalto del certificato antimafia, verosimilmente entro due settimane saremo in grado di iniziare la consegna dei contenitori nelle dodici zone in cui abbiamo suddiviso il territorio, man mano che si completa una zona verranno rimossi i cassonetti e avviato il porta a porta».

In totale, sono circa 1500 le postazioni da eliminare: «Crediamo sia possibile riuscire ad ottenere il 65 per cento entro luglio - ha concluso Lombardo - ma molto dipenderà dal comportamento dei cittadini».

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