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Depuratore di Capo d'Orlando, al progetto mancano due pareri

Depuratore di Capo d'Orlando

Va avanti, anche se lentamente, l'iter per l'approvazione del progetto di adeguamento del depuratore di Capo d'Orlando, che dovrebbe porre fine a tutti i problemi funzionali che la struttura registra a causa della sua ridotta dimensione. Il depuratore, costruito 40 anni fa, era stato dimensionato per la popolazione del tempo, meno della metà di quella attuale. Ieri a Palermo, al Dipartimento regionale dei rifiuti, si è aggiornata la conferenza dei servizi dopo che il dirigente del servizio 1, Salvatore Anzà, aveva ravvisato nel progetto “rilevanti criticità”.

Ieri il sindaco Franco Ingrillì e il progettista dell'opera, Carmelo Paratore, hanno concordato con i tecnici e funzionari degli altri enti preposti al nulla osta, alcune misure per adeguare l'elaborato alle richieste avanzate per superare le criticità contestate. Spetta ora alla Soprintendenza del Mare e alla Capitaneria esaminare le correzioni del progetto e dare il “nulla osta” per chiudere la conferenza dei servizi, e avviare la gara d'appalto da 6 milioni e 400.000 euro.

«Siamo convinti che al massimo entro un mese si potrebbe raggiungere il traguardo, e così avviare l'adeguamento del depuratore», dice Ingrillì. Sembra proprio che la meta sia vicina anche perché il termine stabilito per i pareri nella nuova conferenza dei servizi “asincronica” è di 90 giorni, e la scadenza è il 15 giugno.

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