Ha una fitta al petto, i medici gli dicono che è un semplice «atto di panico». Mette da parte le preoccupazioni, va al Comune per sbrigare alcune pratiche. E accusa un malore, che non gli dà scampo.
Questa, secondo la denuncia dei familiari, l'ultima parentesi della vita di Carmelo Doddis, l'artigiano cinquantaquattrenne morto venerdì mattina, a Palazzo Zanca, sotto gli occhi di numerose persone.
È stata la figlia della vittima a presentare una denuncia-querela ai carabinieri. Accompagnata dall'avvocato Nino Cacia, ha raccontato cosa è successo prima della terribile notizia del decesso del padre, arrivata come un fulmine a ciel sereno intorno alle 12.
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