Lapidi di defunti risalenti anche agli inizi del millennio, portafiori in marmo, resti di tumulazione, materiale edile usato per ornare alcune tombe e davvero tanto altro. È questo quanto, ieri mattina come riporta la Gazzetta del Sud in edicola, grazie alla segnalazione di un cittadino del posto che stava recandosi nel suo appezzamento di campagna, hanno rinvenuto i carabinieri della stazione di Santo Stefano Medio nell'alveo del torrente Santo Stefano all'altezza di contrada Battindieri, a Messina. Sul posto, scattato l'allarme, sono intervenuti i militari dell'Arma che hanno immediato avvisato dell'accaduto l'autorità giudiziaria e provveduto a recintare la zona poi sottoposta a sequestro penale. I carabinieri hanno anche immediatamente avviato le indagini visto che non sarà difficile risalire a chi, con ogni probabilità, si è reso responsabile dell'accaduto.