All'autore anonimo che ha scritto le frasi razziste e le svastiche a Messina si rivolge Fatima Trimarchi, insegnante dell'istituto Antonello che da anni lavora per l'integrazione degli studenti minori migranti e stranieri in genere, referente del progetto "Nessuno è straniero a scuola". Lo fa con una lettera inviata alla Gazzetta del Sud che riportiamo di seguito:
LETTERA APERTA ALL'AUTORE DI QUESTA SCRITTA
Ciao,
vorrei incontrarti,
parlare con te,
chiederti perché vuoi la morte dei "neri",
se vuoi ucciderli tu con le tue mani,
se invece ti auguri sia qualcun altro a farlo,
ciao perché ti fanno paura,
perché ti senti minacciato dalla loro presenza,
cosa hanno sbagliato.
Poi vorrei presentarti Mamadou, uno dei ragazzi ospiti di quella comunità,
vorrei ti raccontasse la sua vita,
il suo viaggio,
la sua permanenza nelle prigioni libiche,
la storia di quella lunga cicatrice che ha in testa,
la traversata,
il salvataggio,
l'accoglienza in una comunità,
l'abituarsi ad un'altra vita, un'altra cultura,
altro cibo,
il suo sforzo nello studio,
le sue prime esperienze lavorative,
il suo domandarsi il perché di quella scritta.
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INCONTRIAMOCI
PARLIAMO
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