Archiviazione. Perché «riguardo all’origine dell’incendio non è stato possibile nemmeno ipotizzare profili di responsabilità». Archiviazione. Di un fascicolo giudiziario che mai come questa volta s’è rivelato purtroppo tristemente “inutile” per gli uomini.
La tragedia del rogo di via dei Mille del giugno scorso in cui morirono i due fratellini Francesco Filippo e Raniero Messina, davanti a un’intera città ammutolita dal dolore, aveva generato da parte della Procura un procedimento - come atto dovuto - a carico dei genitori dei piccoli, Giovanni Messina e Chiara Battaglia. Con le ipotesi di omicidio colposo e incendio colposo. Le “regole” della giustizia. Una croce normativa suppletiva di questi mesi.
Ma cosa volete che importasse ai genitori di questo fascicolo. Era soltanto il martellante pensiero di doversi ritenere in qualche modo responsabili anche per i codici. Semmai le “accuse” degli uomini si sarebbero sommate irrimediabilmente alla pena infinita della propria anima.
Ma almeno questo è stato evitato. Le “accuse” degli uomini sono svanite ieri in un provvedimento di archiviazione firmato dal gip Simona Finocchiaro, che ha accolto la richiesta di archiviazione presentata dalla Procura nell’ambito del procedimento aperto a suo tempo a carico dei genitori dei due fratellini.
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