Ha parlato per oltre due ore. La linea di confine delle sue dichiarazioni sempre la stessa: “non ho fatto nulla d’illegale in questa storia”. È durato parecchio ieri mattina al carcere di Gazzi l’interrogatorio davanti al gip Maria Vermiglio dell’avvocato d’affari Andrea Lo Castro che, dopo l’operazione “Beta”, è pesantemente invischiato in un’altra clamorosa inchiesta, la “Default”. Un’inchiesta con cui il sostituto della Dda Francesco Massara e la Guardia di Finanza hanno aggiunto un altro tassello a quella zona grigia di Messina che per anni è rimasta “inesplorata”.
Alla fine dell’interrogatorio è stato il suo avvocato, Nino Favazzo, a rilasciare una breve dichiarazione sul contenuto del faccia a faccia con il gip Vermiglio: «L’avvocato Lo Castro - ha affermato il difensore -, nel corso dell’interrogatorio protrattosi per circa due ore, ha risposto a tutte le domande che gli sono state poste dal Giudice, fornendo ampi chiarimenti e rivendicando, con fermezza di toni e lucidità di argomentazioni, la correttezza del proprio operato».
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