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Mafia a Messina, raffica di condanne in appello per il clan di Mangialupi: tutti i nomi

Si chiude anche in appello il processo per la riorganizzazione del clan mafioso di Mangialupi. Nel pomeriggio di ieri s’è registrata infatti la sentenza di secondo grado del collegio penale presieduto dal giudice Francesco Tripodi per l’operazione antimafia “Dominio”.

Si tratta del blitz eseguito dai finanzieri del Gico a marzo del 2017 che ha colpito la potenza economica del clan della zona sud, che si stava rinsaldando attraverso nuove e vecchie figure.

I giudici di secondo grado hanno deciso in sintesi la conferma integrale di nove condanne ed hanno rimodulato la pena per altri quattro imputati. Hanno deciso la conferma per Domenico La Valle, Alfredo Trovato, Salvatore Trovato, Alberto Alleruzzo, Davide Romeo (per il quale hanno disposto però il dissequestro dei beni), Domenico Galtieri, Giuseppe Luppino, Santo Corridore e Giancarlo Merceca (per il quale hanno però accordato la sospensione condizionale della pena).

Hanno invece registrato modifiche, con le nuove condanne: Paolo De Domenico, 6 anni; Francesco Laganà, 6 anni e 4 mesi (è stato disposto il dissequestro dei beni); Carmelo Bombaci, un anno e 6 mesi (in pratica uno “sconto” di 4 mesi rispetto al primo grado).

Giovanni Megna in primo grado era stato assolto da un caso di aggressione ad un cittadino cinese e condannato invece a 4 anni e 8 mesi per concorso esterno all’associazione mafiosa. In appello la situazione si è per così dire capovolta: i giudici di secondo grado infatti lo hanno assolto dalle accuse di mafia, e lo hanno condannato solo per il caso di aggressione a 2 anni di reclusione.

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