Si va ulteriormente delineando il futuro quadro processuale dell’operazione “Beta 2”, sugli affari e le ramificazioni istituzionali della cellula mafiosa Romeo-Santapaola in città, che nel primo troncone ha già portato a diciannove condanne, alcune molto pesanti, con il giudizio abbreviato, e che vede già in corso il processo per i riti ordinari davanti alla prima sezione penale.
Era «un gruppo criminale di stampo mafioso, riconducibile allo storico clan catanese Santapaola-Ercolano, all’interno del quale, ha assunto un ruolo di primo piano Romeo Vincenzo ed i suoi più stretti familiari».
Dopo gli arresti eseguiti dai carabinieri del Ros nell’ottobre scorso e la conferma quasi integrale delle accuse da parte dei giudici del Riesame, alcune settimane addietro i sostituti della Dda Liliana Todaro, Maria Pellegrino e Fabrizio Monaco, con il collega della Procura ordinaria Antonio Carchietti, per la “Beta 2” avevano chiesto di procedere con il giudizio immediato per Antonio Lipari, Salvatore Lipari, Giuseppe La Scala, Giovanni Marano, Michele Spina, Ivan Soraci, Maurizio Romeo e Salvatore Parlato.
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