L’abbassamento delle temperature nelle ultime due settimane ha riportato a galla un problema che annualmente interessa gli istituti comprensivi cittadini: la mancanza di riscaldamenti. Nel 2017 si arrivò addirittura alla chiusura di 15 plessi in cui gli studenti per giorni rimasero al gelo.
Quest’anno, come riporta a Gazzetta del Sud in edicola, la situazione è di poco migliorata, ma si registrano comunque situazioni ormai divenute croniche. “Viaggiando” tra le sei circoscrizioni ci si rende conto di quanto le scuole di alcuni quartieri più periferici siano “svantaggiate” rispetto ad altri.
Nella prima e nella seconda circoscrizione, ad esempio, sono pochissimi gli istituti dotati di impianti di riscaldamento, la maggior parte risultano “fuorilegge”: vengono infatti utilizzate vecchie stufe elettriche. Una delle poche con un sistema di riscaldamento funzionante è la “Salvo D’acquisto”.
Solo ieri, nonostante la tempestiva richiesta del dirigente scolastico, dopo svariati giorni di attesa l’impianto è stato messo in funzione. I sistemi di riscaldamento di due scuole della terza circoscrizione sembrano invece “maledetti” da anni: si tratta della “Albino Luciani” e della “Giorgio La Pira”.
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