
Consegnati a Messina i 46 alloggi di Camaro Sottomontagna. Finalmente un passo avanti lungo la strada del risanamento.
"Trentasei anni di vita in baracca, ho cresciuto tre figli, siamo andati avanti con grande sacrificio, ho insegnato i valori della semplicità, siano gente dignitosa, e abbiamo aspettato il nostro turno in graduatoria, anche quando qui ci pioveva nelle stanze o i tetti si sgretolavano". Il signor Noschese è uno degli assegnatari dei 46 nuovi alloggi.
La sua baracca è a un tiro di schioppo dalla casa vera, dove andranno ad abitare, completato il trasloco, entro capodanno. La moglie guarda indietro nel tempo, vede i figli cresciuti, la più grande si è sposata, ed è felice: abbiamo stretto i denti, penso che tutti dovrebbero avere diritto a una casa dignitosa.
L'impresa che ha realizzato il complesso ha riconsegnato le chiavi all'Iacp, che a sua volta le ha date al Comune e all'Agenzia per il risanamento. Ora le abitazioni sono state consegnate ai legittimi assegnatari, ovvero le famiglie delle baracche di Camaro sotto il ponte ferroviario.
Il presidente dell'agenzia Marcello Scurria: "E' solo il primo passo di un percorso che vogliamo assolutamente accelerare per dare risposte a tante altre famiglie che attendono la casa da troppo tempo".
Persone:
2 Commenti
antonio551
10/12/2018 18:38
Mi auguro che qualche vero povero o qualche sfrattato vada a denunciare sia il Sindaco e sia l'assessore per aver consegnato le case a persone che hanno costruito una baracca senza nessuna autorizzazione del Comune o del Genio Civile e nel suolo comunale. Commettendo vari reati penali dal falso ideologico all'abusivismo e occupazione con forza del suolo pubblico.Invece di mandarli via vengo premiati regalandogli la casa.Devono far capire a tutti la pacchia è finita.
Giada
10/12/2018 19:08
Io invece mi auguro che il Sindaco e chi di competenza verifichi a chi vengono assegnate le case, stare nelle baracche a volte non è sintomo di una situazione di disagio, ci sono famiglie che vivono nelle baracche non per poverta economica ma solo per ottenere una casa gratuitamente a discapito di famiglie oggettivamente povere che non possono permettersi un affitto. Verifichiamo lavori e redditi.. Le case solo ai bisognosi....