Stavolta, in prospettiva, i rischi maggiori di devastazione connessi all’erosione costiera, si potrebbero correre sulla riviera nord. Anche se il fronte più critico e preoccupante per la popolazione, data la vicinanza del mare alle case, è tuttora quello di Galati marina.
Ma andiamo per ordine. A Galati – e questa è una buona notizia – l’Amministrazione De Luca consegnerà stamani, sotto riserva di legge, al consorzio stabile Sqm, i lavori attuativi – da 737.000 euro – dell’«intervento urgente per il prolungamento della barriera radente esistente tra le ex case Raciti e il campo di calcio”. Detto più chiaro, si tratta di quanto tempo invoca la popolazione galatese per proteggere d’urgenza la parte centrale del paese, pericolosamente “scoperta” rispetto alla barriera eretta e poi rafforzata in corrispondenza del complesso Raciti.
Ma, per un caso che pare disinnescato, un altro potenzialmente continua a covare nell’impotenza generale, all’ex Trocadero di Pace. Nel giugno scorso il progetto di opere protettive di rifioritura dei massi dispersi in mare è stato dalla Regione dichiarato “ammissibile a finanziamento” ma di fatto non finanziato.
Leggi l'articolo completo su Gazzetta del Sud - edizione Messina in edicola oggi.
Scopri di più nell’edizione digitale
Per leggere tutto acquista il quotidiano o scarica la versione digitale.
Caricamento commenti
Commenta la notizia