Non si è arrivati a sentire il “superpentito” Biagio Grasso, ieri mattina, all’aula bunker, all’udienza preliminare per i giudizi abbreviati dell’operazione antimafia “Beta”. Un’inchiesta chiave per Messina, sulla famiglia mafiosa Romeo-Santapaola e su tutto quel “mondo di mezzo” peloritano tra affaristi e professionisti e mafiosi. Tutti aspettavano ancora una volta le sue dichiarazioni, dopo i numerosi verbali molto scottanti che ha riempito nei mesi scorsi, ma per ascoltarlo “in diretta” se ne riparlerà giorno 20. Ieri mattina invece davanti al gup distrettuale Carmine De Rose si è definito meglio il quadro degli imputati che hanno scelto l’abbreviato dopo vari stralci di posizioni ed altre situazioni particolari delle udienze precedenti. In tutto, allo stato, sono 21, visto che al primo gruppo sono stati ammessi anche Vincenzo Romeo e Giuseppe Verde. Ma ieri mattina è successo anche dell’altro.