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L’unica priorità è salvare il Messina

Improbabile che oggi venga versata a Sciotto la prima quota d’acquisto (80%), si riapre la partita sulla proprietà del club

Stefano Alaimo annulla la conferenza stampa, i consulenti Brahim Thiam e Francesco La Fauci si dissociano dall’ologramma Doudou Cissè: l’avventura di AAD Invest al Messina sembra già giunta al capolinea. Poco più di un mese per fare crollare il castello di carta, con il mancato pagamento dei contributi alla scadenza di lunedì scorso che ha aperto l’ennesima crisi societaria in seno all’Acr. Un passaggio che porterà ad una penalizzazione per il club, che pesa come un macigno su una corsa alla permanenza in Serie C che ora si complica ancora di più.
La partita, a questo punto, si gioca chiaramente su differenti campi. Il primo è quello che riguarda la futura proprietà. Difficile, infatti, che entro oggi la fiduciaria lussemburghese versi il milione e 250 mila euro della prima quota d’acquisto per l’80% delle quote del club a Pietro Sciotto. Inadempiente, a sorpresa ma non troppo, per una somma irrisoria di circa 120 mila euro (perché non dirlo prima, si sarebbe potuto provare a rimediare diversamente!), non ha più la fiducia della piazza e sembra destinata a finire le propria esperienza in riva allo Stretto ancora prima di iniziare. Da capire, però, come si potrà venire fuori dall’impasse che si potrà creare. Perché il mancato versamento non rende automaticamente nullo l’atto notarile.
Le ipotesi al momento sarebbero due. Sciotto esercita il diritto di riappropriarsi delle quote e a quel punto, con nuovamente il pallino in mano, opta per l’affidamento del club a soggetti diversi. Ma in questo momento, sembra un’ipotesi lontana dalla volontà dell’imprenditore della zona tirrenica. Viceversa, lo stesso Sciotto potrebbe lasciare in mano alla AAD il timone del club (magari facendo causa alla fiduciaria in separata sede) che a quel punto sarebbe stato acquisito di fatto gratis. A quel punto si aprirebbero ulteriori scenari, o proseguendo con l’impostazione attuale ma attraverso il reperimento di fondi (sponsorizzazioni o nuovi soci) che al momento non ci sono, oppure cedendo la propria parte acquisita a ulteriori soggetti. Un passaggio fattibile anche senza aspettare Doudou Cissè, visto che Alaimo detiene a tutt’ora potere di delega per la AAD e di firma l’Acr.
In tutto questo c’è la partita che si gioca sul campo. Con una classifica delicata, una penalizzazione da quantificare ma unione d’intenti tra tutte le altre componenti: squadra, stampa, tifosi che rende l’ambiente compatto oltre ogni avversità. Dopo la conferenza di Crimi, Petrucci, Banchieri, Roma è arrivato il sigillo della Curva Sud: «Viste le ultime vicessitudini societarie, è stato deciso di stringerci attorno a calciatori e staff tecnico in questo momento di forte tensione - è stato scritto in un comunicato -. Sosteniamo la nostra gloriosa maglia, ancor di più rispetto a quanto fatto in precedenza. Invitiamo tutti i tifosi giallorossi e la cittadinanza a gremire gli spalti in maniera massiccia nel delicatissimo match di lunedì contro il Trapani». Poi sulla società: «Mostriamo il nostro totale disprezzo per quanto accaduto. Qualora non si fosse ancora compresa l'importanza di questa piazza, diciamo a gran voce di dar seguito agli impegni già presi portando avanti fatti e non chiacchiere. Messina merita rispetto».

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