«Contentissimo di avere avuto questa opportunità»: ecco le prime parole di Simone Banchieri da nuovo allenatore del Messina. Ieri per lui “battesimo” con la squadra, nel Cosentino, coinciso con la rifinitura per la sfida odierna contro la Casertana. Un playout anticipato, una delicatissima sfida salvezza che i giallorossi dovranno affrontare con un mister nuovo, un organico che cambia di giorno in giorno e dopo una settimana piuttosto travagliata per il ko col Crotone e le successive dimissioni di Modica. Servirà una prestazione di voglia e carattere, oltre che di contenuti tecnici, in una fase della stagione delicatissima per tante ragioni. «Messina è una piazza storica, che sa di calcio, ha fatto la serie A - ha proseguito attraverso i canali ufficiali Banchieri -. Questa maglia è importante, rappresenta una tifoseria incredibile. Chiedo alla gente di starci vicino, al club di non farci mancare nulla per cercare di fare il meglio da qui alla fine del torneo. Dobbiamo salvare la squadra, noi daremo l’anima in campo».
Le ultime. Difficile decifrare la formazione che scenderà in campo, visto che in settimana la squadra è stata allenata da Carmelo Mancuso e solo ieri, in fase di rifinitura, Banchieri ha preso coscienza del materiale attualmente a disposizione. Lo “aiuterà” sicuramente il preparatore Mauro Manganaro, unico reduce della precedente gestione tecnica. Ma anche qualche senatore, dal messinese Crimi ai “vecchi” Petrucci e Lia, che hanno tirato la carretta sino alle dimissioni di Modica. In tal senso, va chiarito che non sarebbe stato dato alcun parere negativo all’eventuale “reintegro” del tecnico di Mazara, situazione che avrebbe seguito altri binari tra allenatore e società. Tornando a oggi, le scelte saranno inevitabilmente intrecciate anche al mercato, visto che in questo momento il Messina è un cantiere aperto. Al gruppo a Montalto si è unito Bright Gyamfi, terzino destro classe 1996 che arriva a titolo definitivo (sino a giugno 2026) dal Cosenza. Reintegrato al gruppo Frisenna, sempre in odore di cessione ma che con Modica era ormai ai ferri corti: i prossimi giorni saranno decisivi per il suo futuro. Scelte limitate in attacco, visto che nei 22 convocati non ci sono Pedicillo e Dell’Aquila. Ciò potrebbe comportare o l’adattamento di elementi con caratteristiche più difensive sugli esterni oppure un cambio di modulo, magari un passaggio al 3-5-2 con De Sena e Luciani terminali.
Mercato. L’arrivo di Gyamfi apre le porte all’addio del messinese Peppe Salvo, non convocato e promesso sposo del Picerno (per Lia programmato invece prolungamento e adeguamento del contratto). Dietro occhi sempre puntati su Celjak, considerato impiegabile anche da centrale in una difesa a quattro, ma non si è ancora sbloccata la trattativa con l'Alessandria. Il ds Domenico Roma sta concentrando le proprie attenzioni soprattutto sull'attacco: sondaggi per due elementi del Catania, Rocco Costantino e Marco Chiarella. Si allontana Zunno, perché il Foggia non pare voglia lasciarlo partire. Attenzione invece ad Emmausso, in rotta con l'ambiente pugliese. Si cerca anche un portiere, l'indiziato numero uno è Michele D'Avella, con Krapikas che oggi dovrebbe essere titolare ma potrebbe salutare.
L’avversario. Per la Casertana ha parlato il mister Massimo Pavanel: «Dobbiamo affrontare una gara alla volta, ora c'è il Messina ed è uno scontro diretto. Loro in fase di rivoluzione? Siamo passati anche noi da questa situazione, mettere dentro tanti giocatori non è immediato. Deve essere una situazione da sfruttare. Questa partita va affrontata con attenzione e rispetto».
Precedenti. Sono 18 i precedenti tra le due squadre in Campania, con appena tre blitz giallorossi. Per il resto otto pari e sette ko. L'ultimo successo risale però all'anno scorso, con una doppietta di Emmausso che esaltò la truppa peloritana. L'ultima vittoria dei Falchetti invece è arrivata nella stagione 2015/16: gara finita 4-1 con diversi episodi piuttosto “particolari”.
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