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Messina, non si perda ulteriore tempo. Rinviata ancora la firma del ds Roma

Resta teso il clima nell’ambiente giallorosso in attesa dell’arrivo di Doudou Cissè che dovrebbe dare il via al nuovo ciclo

Non è arrivata nemmeno ieri la firma chiamata a legare nuovamente Domenico Roma e il Messina. Il dirigente calabrese ha chiesto alcune garanzie, finanziarie e operative, che evidentemente ancora non sono state suggellate formalmente.
È qui in città, in attesa, ma questo stato di stallo non potrà durare ancora a lungo. La situazione, di classifica e nello spogliatoio, è delicatissima e bisogna intervenire al più presto. Anche Roma è infatti consapevole di avere di fronte a sé una sfida ardua da affrontare insieme all’intero staff tecnico: intervenire sul piano mentale di una squadra che ha toccato il fondo con la sconfitta contro l’Audace Cerignola, oltre che sul mercato. Il tracollo, evidente già nelle ultime gare del 2024, si è tradotto in sei sconfitte nelle ultime sette giornate, con una crisi profonda che non può essere attribuita solo alla volontà di alcuni giocatori di lasciare il club, ma che affonda le sue radici in problemi strutturali e motivazionali.
Tabula rasa. Il pesantissimo 1-3 di domenica scorsa ha definitivamente diviso la rosa biancoscudata tra chi è disposto a lottare e chi, invece, cambiare aria (la maggioranza). Le parole due, ma sincere di Miranda e del capitano Petrucci segnano un punto di svolta: senza un cambio di rotta immediato, il Messina rischia di inciampare anche nella gara con il derelitto Taranto di sabato, ma soprattutto di giocarsi quella credibilità rimasta, mettendo a serio rischio la categoria. Il mercato, è chiaro, deve dare una mano a questa squadra ma senza l’ok di Roma, uomo designato dalla nuova proprietà, le cose si complicano già al primo step: c’è una rivoluzione da compiere, perché molti giocatori, sia per le prestazioni offerte che per lo scarso impegno dimostrato in allenamento, apparivano ormai lontani dal progetto. Si cercherà di recuperare almeno alcuni di loro, come Petrungaro, forse il migliore di questa prima metà di stagione, che ha già un accordo con il Potenza.
Lunghe conversazioni. Per intervenire concretamente, saranno necessari investimenti significativi che Roma ha chiesto alla AAD di potere “dimostrare”, di avere nelle proprie corde e possibilità. Determinato a riscattare l’esperienza non felice di Foggia, il dirigente calabrese ha già iniziato un lavoro di ricostruzione, cercando di rimettere al centro del progetto Messina elementi come Rizzo, Marino e Lia, calciatori chiave della squadra e adesso apparentemente più vicini alla conferma in biancoscudato, parlandoci a lungo ieri mattina. Come anche con Petrucci, neo capitano, che aveva ribadito la propria volontà di restare in riva allo Stretto.
“Moschettieri” in stand-by. Già tre le trattative praticamente chiuse, come anticipato ieri, tutte in difesa. Daniel Dumbravanu è l’apprezzato cavallo di ritorno, dopo la buona impressione destata nello seconda metà dello scorso torneo a Messina (14 presenze tutte da titolare), è stato poco utilizzato quest’anno dalla Lucchese. Fatta anche per il terzino sinistro classe 2000 Gabriele Ingrosso dall’Audace Cerignola e per il centrale Salvatore Monaco dal Catania che piaceva anche alla Cavese. Figlio d’arte, il papà Gennaro fu uno dei grandi rivali sportivi del Messina negli anni della presidenza Aliotta.

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