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Messina, è già scattato l’allarme rosso: squadra “spaccata” e mercato che rivoluzionerà la rosa

La sconfitta casalinga contro l’Audace Cerignola ha aggravato una situazione già molto precaria. Oggi potrebbe firmare il ds Roma

Era evidente prima, è urgente ora dopo la sconfitta contro il Cerignola. Un ko messo in preventivo, ma non con queste modalità, subito da una squadra, o gran parte, che in campo neanche voleva starci e che ci è andata quasi per obbligo. La prestazione di tanti giocatori ha confermato le preoccupazioni della vigilia sullo stato mentale della rosa e le dichiarazioni del tecnico Maurizio Miranda (vice di Modica) e del centrocampista Davide Petrucci sono servite a esternare un “tradimento” morale verso il tecnico e la piazza.
Valutazioni urgenti. Si deve assolutamente cambiare, perché il Messina è in emergenza e non ha più tempo da perdere. In condizioni normali, con un direttore sportivo già al proprio posto, il nuovo anno si sarebbe dovuto aprire (come successo con Logiudice due stagioni fa) con i primi rinforzi, ma le vicissitudini societarie si sono prese la scena. Risolto, anche se non ancora del tutto, il passaggio di quote, il prossimo inevitabile step deve essere il mercato. Il presidente in pectore Stefano Alaimo, con il gruppo AAD Invest, ha ammesso di aver anticipato i tempi del suo arrivo (dopo otto mesi di trattative) per pensare al mercato invernale e si dovrà lavorare in questa direzione, partendo da una fideiussione da integrare anche per avere maggiori spazi di manovra e garanzie.
La presenza di Domenico Roma allo stadio “Franco Scoglio” è stata la conferma del riavvicinamento tra le parti anche se manca l’accordo per trasformare ufficialmente la sua presenza da spettatore interessato a dirigente impegnato. Altro tempo perso quando gli accordi che servirebbero sono quelli con nuovi giocatori, perché la sfida sul campo del Taranto, che si giocherà sabato, è più vicina di quanto si immagini e ci sono appena quattro giorni per rifondare una squadra (questa mattina prima seduta di allenamento) che non potrà presentarsi nelle stesse condizioni viste contro il Cerignola.
Solitamente, si dice, meglio cambiare una sola persona, l’allenatore, che venti giocatori. Qui sarebbe meglio il contrario e forse anche opportuno, perché il distacco tra calciatori e tecnico e piazza è evidente.
Rivoluzione di mercato. Dopo Manetta, già al Picerno, tanti andranno via. Le assenze di Garofalo, Mamona (andato via e rientrato) e Re dai convocati è più che un indizio, così come le sostituzioni a fine primo tempo di Ndir, Frisenna, Luciani e Ortisi (già promesso al Team Altamura) sanno di addio. A questi si aggiungono Lia (direzione Cerignola), Rizzo (tra i pochi a salvarsi) e con le incognite Petrungaro e Anatriello, richiesti da tante società come Potenza, Monopoli, Avellino e Trapani, ma tra i pochi che potrebbero meritare una seconda chance e che il Messina vorrebbe trattenere. La società giallorossa ha precisato che non sono state finalizzate cessioni di calciatori sotto contratto e che «le operazioni di mercato saranno ufficializzate solo dopo l’annuncio del nuovo direttore sportivo che avverrà a breve».
Oggi dovrebbe essere il giorno del ritorno di Roma, che avrà tanto su cui lavorare.

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