Gennaio si avvicina a grandi passi e porta con sé il momento decisivo per il Messina, chiamato a rinforzare la squadra con vigore per raggiungere l’agognato obiettivo della salvezza, traguardo da perseguire con priorità assoluta per una società che non possiede altro che la categoria. Ma l’atteso calciomercato rischia di partire con il freno a mano tirato senza un direttore sportivo di qualità, con il presidente Pietro Sciotto che, dopo il confronto con Giacomo Modica alla ripresa degli allenamenti, dovrebbe definire la sua visione del futuro. Incontrando prima il sindaco Basile e poi magari spiegando un anno di lunghissimi silenzi alla piazza. O almeno così sarebbe opportuno fare.
Entusiasmo a terra La necessità di rinforzare un gruppo che ha raccolto appena 16 punti nelle prime venti giornate è evidente, anche per dare la scossa a chi ha deluso. Il nome più rilevante, fin qui, è quello di Daniel Dumbravanu, che aveva ben figurato a Messina nella scorsa stagione, ma poco utilizzato nelle prime venti giornate di quest’anno alla Lucchese. Potrebbe essere più concreta la pista che porta all’attaccante Juan Ignacio Molina della Vis Pesaro, ma anche in questo caso, come per tutte le trattative “d’attacco” del Messina, è un nome che non scalda particolarmente la piazza.
Le poche note liete Al di là degli arrivi, sarà essenziale mantenere in rosa quei giocatori che hanno dato un buon contributo finora, come Anatriello e Petrungaro. La punta di proprietà del Bologna è seguita dal Monopoli, ma il suo trasferimento è legato anche alla volontà dei felsinei; l’esterno, invece, piace al Potenza, colpito con la rete del momentaneo 0-1 nell’ultima gara del 2024.
Deludenti e impalpabili In uscita ci sono Mamona, assente sabato alla ripresa degli allenamenti, ma anche i vari Re, Luciani e Di Palma, per nulla convincenti in questo girone d’andata. Anche Petrucci e Garofalo, pur con potenzialità, non sono riusciti a imporsi come ci si aspettava: il primo ha faticato a trovare continuità tra ritardo di condizione e acciacchi fisici, mentre Garofalo ha trovato la via del gol solo contro il Taranto e offerto poco altro. Marino, infine, non ha mai brillato, fatta eccezione per alcuni momenti in cui è stato impiegato nella difesa a tre, ma senza mai superare la sufficienza.
Il ritorno in campo Il Messina viaggerà fino a oggi al ritmo di due sedute al giorno, domani è in programma un allenamento mattutino, con la preparazione che riprenderà nel pomeriggio dell’1 gennaio. Quattro giorno dopo, arriverà al “Franco Scoglio” l’Audace Cerignola (calcio d’inizio domenica 5 alle 15), una squadra che, nonostante sia arrivata in Serie C un anno dopo i peloritani e a 85 anni di distanza dall’ultima volta, ha saputo costruire nel tempo una rosa solida e ben programmata. Una realtà che continua a crescere, come testimoniato dal possibile ritorno in gialloblù di Ismail Achik, talentuoso esterno marocchino, attualmente in prestito all’Ascoli dal Bari che nel 2023 lo avevo acquistato proprio dall’Audace Cerignola per 300mila euro. Un’operazione confermata anche dal direttore sportivo dei pugliesi Elio Di Toro.
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