La boccata d’ossigeno presa dopo la vittoria sul Giugliano, deve rappresentare l’alba di un nuovo inizio per un Messina che fin qui aveva navigato in acque abbastanza tempestose, pur senza mai affondare definitivamente nonostante i pesanti ko incassati soprattutto con Avellino e Cavese.
Cambio di mentalità. Tre punti arrivati dopo due lunghi mesi di digiuno e bocconi amari e che proiettano il gruppo biancoscudato con fiducia crescente nel ciclo finale del girone d’andata, soprattutto in un momento in cui anche le altre squadre di bassa classifica stanno mettendo in cascina risultati importanti. Il Messina è cambiato, subendo una trasformazione quasi radicale sul piano difensivo: una sola rete incassata a Trapani su palla inattiva, a tempo scaduto e pochi istanti dopo il controverso cambio Pedicillo-Adragna, poi porta inviolata contro Benevento, Monopoli, Catania e Giugliano. Ponendo le sfide con Avellino e Cavese nel capitolo degli “incidenti (seppur gravi) di percorso”, sono numeri impensabili all’inizio della stagione, specie dopo le prime sette giornate che avevano evidenziato grosse difficoltà difensive.
Prima non prenderle. Lo staff tecnico ha lavorato su una nuova impostazione per la squadra, improntata alla compattezza e con un obiettivo chiaro: fondamentale non subire e massima applicazione per ottenere risultati positivi. Quando questa squadra abbassa la soglia dell’attenzione rischia e infatti anche un Giugliano non brillantissimo è riuscito a creare due occasioni da gol importanti, cestinate però da Padula e Njambe. E poi c’è il fattore Krapikas, che tra i pali ha garantito sicurezza, portando a quattro il numero di “clean sheet” della sua stagione.
Le incognite. La lotta per la salvezza sarà aperta e ardua. Taranto e Turris, al di là del problema relativo alle penalizzazioni, appaiono sul pezzo, mentre squadre come Foggia, Latina e Casertana, sembrano capaci di risalire la china. Resta il nodo legato alla Juventus Next Gen, attualmente in difficoltà, ma che potrebbe trarre giovamento dal mercato invernale. Situazioni che il Messina dovrà osservare con attenzione, consapevole di quanto la seconda parte del girone d’andata sia determinante per il proprio destino, partendo già dalla partita con il Team Altamura, vero scontro diretto nella corsa alla salvezza. Sarà un’occasione importante per verificare i progressi della squadra e misurare la forza del gruppo, con Modica che potrà contare su tutti gli uomini a disposizione, fatta eccezione per Frisenna, squalificato dopo la quinta ammonizione stagionale rimediata contro il Giugliano.
Isolarsi dal resto. Dopo la doppia seduta di ieri, anche nell’allenamento odierno Manetta e soci dovranno alimentare quell’entusiasmo che regna all’interno della truppa biancoscudata e che fa da contraltare alla complicata situazione ambientale, fatta di disaffezione costante, con cui ci si confronta giornalmente. Mantenere alta la concentrazione, che si traduce in campo con l’obiettivo di continuare sulla scia di una solida tenuta difensiva, rimane l’unica ricetta possibile per affrontare la serie di scontri diretti presentati in rapida successione dal calendario.
Il Messina ha imparato a non subire gol
Il ritrovato equilibrio difensivo ha permesso ai biancoscudati di ottenere quattro punti nelle ultime due partite
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