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Messina a Catania: il derby del "Massimino" per scacciare la crisi

Tra i peloritani assente solo lo squalificato Marino, gli etnei recuperano De Rose. Si scende in campo alle 19.30

Si torna in campo, per il Messina non c’è tempo per rimuginare sulle ultime due pesanti sconfitte subite, quella larga nel punteggio di Avellino e quella subita in casa in rimonta nello scontro diretto contro la Cavese. Alla squadra si chiede uno scatto d’orgoglio, perché oggi è il giorno del derby contro il Catania, non una gara come le altre per l’ambiente peloritano.

La classifica langue, le recenti uscite hanno fatto emergere limiti tecnici, di atteggiamento, di carattere ma c’è subito un’altra occasione per ribaltare l’inerzia del momento e ricominciare a fare punti, considerato che la vittoria (unica conquistata al San Filippo contro il Taranto) manca dal 7 settembre, quasi due mesi.

Tornare a mostrarsi squadra viva. In quanto a termometro dello spogliatoio, le comunicazioni sono ferme al dopopartita di giovedì, quando ai microfoni si è presentato il difensore Francesco Rizzo, tra i meno peggio nella disfatta interna contro la formazione di Maiuri. Precedentemente aveva parlato il ds Peppino Pavone, provando a chiarire alcuni passaggi e ribadendo la fiducia nell’organico e nel progetto tecnico. Apprezzabile averci messo la faccia, ma la fiducia dei tifosi, già ai minimi termini per il distacco venutosi a creare con la proprietà, va guadagnata sul campo. Ottenendo successi e dando tutto sul rettangolo verde, lottando su ogni pallone, tornando a mostrarsi squadra viva, al netto di errori e difficoltà, come avvenuto sino alla sfida interna col Monopoli.

Le ultime di formazione

Società e squadra hanno voluto ribadire il proprio legame con l’allenatore Giacomo Modica, che dalla goleada del “Partenio” non ha più parlato all’esterno (ieri niente conferenza stampa e nessuna comunicazione a riguardo). Quali saranno le sue scelte per la sfida odierna del “Massimino”? Probabile una conferma del 3-5-2 che nella prima parte della sfida contro la Cavese aveva permesso all’Acr di tenere bene in campo. Ma anche per essere probabilmente speculare rispetto al 3-4-1-2 del Catania. Peloritani senza Marino, che in caso di linea a tre potrebbero proporre Ndir con capitan Manetta e Rizzo. A destra Lia, dall’altra parte probabile il ritorno dal primo minuto di Ortisi. In mediana Frisenna possibile da play con Garofalo e Pedicillo ai suoi lati. Ma occhio anche a Petrucci, che potrebbe stringere i denti dal primo minuto. Davanti Petrungaro e Anatriello. Tutti convocati, compreso Cominetti.

Toscano dovrebbe schierare Jimenez come trequartista accanto a Stoppa, a supporto della certezza Inglese. Squalificati Quaini e Guglielmotti, in dubbio Lunetta, ci sarano De Rose e D'Andrea ma partiranno quasi sicuramente dalla panchina. Un ballottaggio riguarda il portiere, con Adamonis leggermente favorito su Bethers.

Toscano: «Assatanati di prestazione». Proprio il trainer degli etnei, alla vigilia, ha invece presentato la sfida: «In un derby i valori si azzerano, li vince chi vuole fare la storia e noi dobbiamo avere questa voglia - ha detto Toscano -. Il Catania è una squadra che vuole ritornare alla vittoria, negli occhi dei ragazzi l’ho visto. Un messaggio all'ambiente? Lo stadio sarà pieno come sempre e non sarà una novità, il messaggio è quello di giocare insieme a noi ed accompagnarci per 95 minuti. Sono sicuro che la gente lo farà perché tiene al Catania e sta riconoscendo a questa squadra l'impegno. Tutti commettono errori e hanno difetti, lì devi lavorare. Il campionato è lungo, non bisogna guardare le altre squadre e la classifica ma dare il massimo. Il Messina ha iniziato con un'idea tattica ben precisa, quella del suo allenatore, e l'ha cambiata nelle ultime partite. A prescindere dall'atteggiamento tattico, sarà importante che i nostri calciatori siano “assatanati” di prestazione».

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