Che fine ha fatto il gruppo interessato a rilevare il Messina? Quali direzioni ha preso la trattativa per la cessione del club di cui si è parlato per settimane? I contatti sono ancora in essere? È vigente la proroga concessa ai potenziali acquirenti per subentrare? Se la risposta è no, perché non si è conclusa l’operazione più volte data per imminente? Una serie di domande rimaste senza risposta, per un autentico mistero che aleggia ancora sull’inizio di stagione del Messina. Perché se è vero che con l’alibi del possibile cambio di proprietà anche questa estate si sono accumulati ritardi per poi assumere scelte in fretta e furia, talvolta improvvisando come per il settore giovanile, fa riflettere ancor di più l’epilogo grottesco. Il nulla di fatto senza uno straccio di spiegazione. Nulla, con l’aggiunta dell’appello rivolto alla tifoseria organizzata per un confronto che potesse portare a una “tregua” nella contestazione a oltranza decisa dai gruppi della Curva Sud.
“Abbiamo scherzato”, è la sintesi. Peccato che da ridere ci sia ben poco e di mancanza di rispetto tanto, in nome di un “patto di riservatezza” che con la parola fine ormai scritta non avrebbe più senso di esistere. Aspettiamo dunque che la proprietà o un delegato del gruppo franco-americano esca allo scoperto, così come altri che abbiano eventualmente manifestato interesse per l’Acr. Almeno per capire, dando un nome e una logica alle cose.
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